Traduzione e legalizzazione in cinese
Traduzione e legalizzazione in Cinese di documenti, certificati di nascita, certificati di matrimonio, permessi di soggiorno, passaporti, patenti a Milano
agenzia accreditata presso il tribunale di Milano
Kasakova Traduzioni esegue traduzioni dal Cinese o verso il Cinese di documenti di ogni tipo, procedendo la legalizzazione degli stessi presso il tribunale di Milano. Per le necessità deicittadini cinesi che abitano in Italia, che abbiano conseguito il permesso di soggiorno o meno, come sia per i cinesi che hanno sposato un cittadino italiano, vi è la necessità di far tradurre i propri documenti personali, che sia il proprio passaporto o carta d’identità, un certificato di nascita o di matrimonio. I lavoratori cinesi possono altrettanto richiedere la traduzione e legalizzazione del proprio diploma o laurea, conseguiti in Cina, che possano essere richiesti in Italia dal proprio datore di lavoro. Per i cinesi che lavorino nei trasporti o come autisti, è richiesta la traduzione legalizzata in italiano della propria patente.
Kasakova Traduzioni offre un servizio di traduzione e legalizzazione documenti in cinese rapido ed affidabile, eseguito da traduttori madrelingua. La legalizzazione viene eseguita presso il tribunale di Milano.
Il nostro ufficio si trova a pochi metri dal tribunale stesso, in corso di Porta Vittoria 56, vi invitiamo a passare a trovarci o a chiamare o altresì scriverci per le vostre richieste, anche urgenti.
Il nostro ufficio di traduzioni garantisce un servizio rapido ed affidabile, eseguito da traduttori madrelingua e garantito standard ISO 9001.
Contattaci per un preventivo gratuito!
Inviaci via E-mail i tuoi documenti
Oppure
Scrivici con Whatsapp al 347.3830956
Nonostante vi siano decine di dialetti diversi in Cina, esiste una lingua di stato, utilizzata nella vita pubblica , insegnata nelle scuole e nelle università in Cina e parlata in televisione che comprende tutte le regioni della Cina. Questa lingua ufficiale, chiamata anche lingua comune o “mandarino”, ha il nome ufficiale di “cinese mandarino”. Il nome “mandarino” deriva dalla lingua portoghese. I navigatori portoghesi, a cui era permesso commerciare con la Cina, stipulavano contratti con i funzionari locali, chiamati “mantri”. Questo nome passò attraverso l’Europa di lingua in lingua e alla fine si trasformò in “mandarino”. Il mandarino è oggi la lingua più parlata al mondo : è parlata dall’intera popolazione cinese (1,3 miliardi ad oggi). Ultimamente anche gli stranieri la stanno studiando attivamente, motivando la loro scelta con il ruolo crescente della Cina nell’economia mondiale e per le prospettive del crescente mercato cinese. Il cinese differisce da molte altre lingue in quanto è tonale. La maggior parte delle persone che a che fare con il cinese deve prestare attenzione alla pronuncia, e la difficoltà non è tanto con i suoni quanto con i toni. In totale, ci sono 4 toni in cinese: il primo è alto, pari; il secondo tono è ascendente da medio ad alto; il terzo tono è discendente, poi crescente; il quarto tono sta cadendo dall’alto verso il basso. Inoltre, c’è anche un quinto tono, chiamato neutro o zero. Non ha un’intonazione speciale e si pronuncia senza accento. A seconda del tono con cui la parola viene pronunciata, il suo significato cambia radicalmente.
La comunità cinese è, fra i gruppi di presenza straniera in Italia, una delle più folte. Si calcola che ad oggi vivrebbero nel Belpaese circa 300.000 cittadini cinesi. Una migrazione che ha avuto inizio ai tempi della Prima Guerra Mondiale continuando per tutto il ventesimo secolo e che ha avuto il suo luogo simbolo in via Paolo Sarpi a Milano. Un importante aumento degli arrivi si è registrato tra gli anni ’80 e ’90. La comunità cinese in Italia è famosa per la sua operosità: moltissimi esercizi, vedi bar, sono gestiti in modo efficiente da cinesi; la manodopera cinese è massicciamente impegnata nel commercio e nella ristorazione; un altro esempio è la forza lavoro cinese impiegata nella manifattura nella zona di Prato – Firenze.