Traduzione e legalizzazione in polacco - kasakovatraduzioni

Traduzione e legalizzazione in polacco

 Traduzione e legalizzazione in Polacco di documenti, certificati di nascita, certificati di matrimonio, permessi di soggiorno, passaporti, patenti a Milano

agenzia accreditata presso il tribunale di Milano

Kasakova Traduzioni esegue traduzioni dal Polacco o verso il Polacco di documenti di ogni tipo, procedendo la legalizzazione degli stessi presso il tribunale di Milano. Per le necessità dei cittadini polacchi che abitano in Italia, che abbiano conseguito il permesso di soggiorno o meno, come sia per i rumeni che hanno sposato un cittadino italiano, vi è la necessità di far tradurre i propri documenti personali, che sia il proprio passaporto o carta d’identità, un certificato di nascita o di matrimonio. I lavoratori polacchi possono altrettanto richiedere la traduzione e legalizzazione del proprio diploma o laurea, conseguiti in Polonia, che possano essere richiesti in Italia dal proprio datore di lavoro. Per i polacchi che lavorino nei trasporti o come autisti, è richiesta la traduzione legalizzata  in italiano della propria patente.

Kasakova Traduzioni offre un servizio di traduzione e legalizzazione documenti in rumeno rapido ed affidabile, eseguito da traduttori madrelingua. La legalizzazione viene eseguita presso il tribunale di Milano.

Il nostro ufficio si trova a pochi metri dal tribunale stesso, in corso di Porta Vittoria 56, vi invitiamo a passare a trovarci o a chiamare o altresì scriverci per le vostre richieste, anche urgenti.

 

Il polacco è una lingua slava del ceppo occidentale parlata da circa 45 milioni di persone, e diffusa non solo in Polonia, ma anche in Ucraina, Bielorussia, Lituania, >Repubblica Ceca ed altri paesi dell’area Mitteleuropea. Il polacco è la lingua ufficiale in Polonia. Parallelamente ad altre lingue slave, il polacco si è sviluppato e diffuso attorno al quattordicesimo e quindicesimo secolo; ed ha portato con sè, oltre alla base slava, parole dal latino, dal greco, e da altre lingue europee. Curiosamente il polacco ha assimilato molti vocaboli dalla lingua italiana, come makaron, “pasta”, pomidor, “pomodoro”; cebula, “cipolla”; sałata, “lattuga, insalata”; por, “porro”; cukinia, “zucchina”.  Come altre lingue slave, il polacco non ha articoli, e vede i sostantivi divisi in tre generi: maschile, femminile, neutro. La lingua polacca, in maniera simile al russo, organizza i sostantivi e gli aggettivi in sette casi: nominativo, genitivo, dativo, accusativo, strumentale, locativo e vocativo. A differenza del russo, del bulgaro e del serbo, il polacco si scrive in lettere latine.

In seguito alla caduta della cortina di ferro, ed alla spinta del papa polacco Karol Woytila, i cittadini polacchi hanno iniziato ad avere la possibilità di muoversi al di fuori del proprio paese. Con l’entrata nell’Unione Europea della Polonia, i polacchi hanno iniziato ad aver la possibilità di spostarsi per il vecchio continente anche con finalità lavorative. Secondo i dati più recenti in Italia risiedono attualmente 95.000 cittadini polacchi.